Piano degli studi

Institute of Liturgy

1° Semestre

Codice Nome Docente ECTS
J512 Letture di teologia liturgica I
Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica.
 
Boquiren Estacio 3
J552 Letture di teologia liturgica II
Vedi primo semestre.
Boquiren Estacio 3
LATL Latino Liturgico
Il corso intende inizialmente chiarire il livello delle conoscenze degli studenti per morfologia e sintassi.
Le lezioni si svolgeranno a partire da un testo di liturgia occidentale, romana o non romana. Il docente guiderà gli alunni nella identificazione delle diverse tipologie di testo liturgico per poi passare alla esercitazione pratica. Strumento di ogni lezione sarà quindi una grammatica latina (in una lingua a scelta) e un vocabolario di latino, classico e medievale. Sarà quindi analizzata a partire dai testi la morfologia, la Sintassi dei casi e del verbo con le necessarie nozioni essenziali di sintassi del periodo.
Esercitazioni: spiegazione, lettura (pronuncia), traduzione e commento di testi liturgici del depositum euchologicum, romano e occidentale non romano.

 
Bonomo 6
EBBL1 Ebraico biblico 1
Obiettivi: 1) Apprendere gradualmente le basi morfologiche e sintattiche dell’ebraico biblico. 2) Leggere, analizzare e tradurre testi della Bibbia Ebraica, principalmente narrativi. 3) Acquisire un vocabolario di base.
Contenuti: 1) Ortografia e fonetica. 2) Articolo, preposizioni, sostantivi, aggettivi; catena costrutta; suffissi pronominale. 3) Le "forme" verbali (binyanim) attivo-causative (Qal, Piel, Hifil), nei diversi "modi" e "tempi"; i suffissi di oggetto diretto. 4) Nozione essenziali di sintassi ebraica (sequenza narrativa, proposizioni temporali, finali ecc.).

Henríquez 7
GRBL1 Greco biblico 1
Obiettivi: 1) Apprendere gradualmente le basi morfologiche e sintattiche dell’greco biblico. 2) Leggere, analizzare e tradurre frasi elementari in greco come pure versetti scelti del Nuovo Testamento. 3) Acquisire un vocabolario di base.
Contenuti: 1) Fonetica: alfabeto, pronuncia, traslitterazione. 2) Sistema nominale: la flessione di sostantivi, aggettivi e pronomi. Articolo, preposizioni, congiunzioni e avverbi frequenti. 3) Sistema verbale: verbi della coniugazione tematica al Presente (indicativo, imperativo, infinito, participio); all’Imperfetto (indicativo); al Futuro (indicativo,); al Aoristo (indicativo, imperativo, infinito, participio) nelle diatesi attiva e media. 4) Nozioni basilari di sintassi greca.
 
 

Henríquez 7
LALT Latino per la licenza in Teologia
Il corso, che pur prevede un riepilogo delle principali nozioni grammaticali del latino (morfologia nominale e verbale, sintassi dei casi e del verbo, sintassi del periodo), ha come obiettivo principale quello di offrire agli studenti la possibilità di un approfondito studio della lingua tramite un contatto diretto con i testi che hanno segnato la storia del pensiero cristiano nella loro originale redazione in lingua latina. Saranno presi in esame scritti di apologetica, atti e passioni dei martiri, testi patristici e di filosofi, con particolare riferimento agli autori cristiani dei primi secoli.
 
Pirrone 6
J082 Il rinnovamento della teologia sacramentale dal Catechismo di Trento al Catechismo della Chiesa Cattolica
La teologia sacramentaria, nata dalla Scolastica e ripresa nel Catechismo di Trento, ha subito un profondo rinnovamento a partire dalla seconda metà del XX secolo. L'impulso iniziale è stato dato dal movimento liturgico, ed è fortemente stimolato dalla svolta antropologica che cerca di far emergere le radici umane dei sacramenti. In questo corso esamineremo criticamente i principali contributi di questo rinnovamento, insieme ai suoi protagonisti, e il suo impatto sulla dottrina sacramentale del Catechismo della Chiesa Cattolica.

Díaz Dorronsoro 3
J412 Teologia liturgica fondamentale
div.Section1 { page: Section1; I. Introduzione. Che cosa è la liturgia? Senso e finalità della teologia liturgica II. La mediazione rituale della salvezza e le radici ebraiche della liturgia. III. La pienezza del culto: Gesù e il culto in Spirito e Verità. IV. L'obbedienza della Chiesa ai comandi rituali di Gesù lungo la storia.
Rego Barcena 3
J702 I libri liturgici: storia e teologia
La conoscenza del libro liturgico richiede un percorso storico che muove dal II-III secolo per giungere fino ai nostri giorni. L'approfondimento chiama in causa il sorgere, i contenuti e lo sviluppo dei Sacramentari, degli Ordines, dei Lezionari, dei Pontificali, dei Rituali, ecc., per soffermarsi in particolare sui libri liturgici frutto della riforma voluta dal Concilio di Trento e dal Concilio Vaticano II. Lo studio della storia del libro liturgico è condotto in dialogo con le singole epoche culturali e con la teologia liturgica.
I temi principali: A. Storia dei libri liturgici (1. Formazione dei primi libri liturgici; 2. Periodo carolingio; 3. I libri misti; 4. I libri tridentini; 5. I libri del Concilio Vaticano Secondo). B. Criteri per l’uso dei libri liturgici.
Ginter 3
J752 Parola di Dio e mistagogia liturgica
Il Concilio Vaticano II ha voluto dare particolare importanza alla storia della salvezza come contesto teologico fondamentale per interpretare la celebrazione liturgica. All'interno di questa storia, ogni celebrazione è considerata un evento che attualizza e comunica la salvezza stessa. In modo simile a come Dio ha realizzato questa salvezza attraverso gesti e parole intrinsecamente connessi (gestis verbisque, Dei Verbum, 2), così anche ogni celebrazione liturgica è costituita da un intreccio simbolico di riti e simboli tramandati dalla storia, nonché da espressioni verbali che si basano principalmente sulla Sacra Scrittura. L'obiettivo di questo corso è facilitare la comprensione dei gesti e delle parole che compongono la celebrazione cristiana, come pure delle relazioni che si stabiliscono tra di loro, attraverso un approccio antropologico-culturale, biblico, patristico e rituale. Da un punto di vista metodologico, per raggiungere questo scopo ci serviremo del metodo mistagogico e dell'ermeneutica liturgica della Bibbia. Ci concentreremo in particolare sulla proclamazione della Parola di Dio nell'Eucaristia, considerandola come un "laboratorio" di studio.
 

López Arias 3
J442 Pastorale liturgica
1. L’azione pastorale liturgica secondo gli orientamenti del Concilio Vaticano II (SC 43); i documenti magisteriali degli ultimi anni; riflessione a partire dal dibattito contemporaneo. 2. Pastorale e Liturgia in osmosi vitale: la pastorale chiave dello sviluppo della storia della liturgia; linee di interpretazione della mistagogia dei Padri. 3. La Liturgia è atto pastorale: implicazioni pastorali della liturgia eucaristica, della vitalità sacramentale, dell’anno liturgico e della liturgia delle ore. La Pastorale è a servizio della Liturgia: orientamenti per una pastorale della Parola di Dio e per un pieno inserimento nel mistero pasquale di Cristo. 4. Interpretazione pastorale dei Libri Liturgici per celebrare il Mistero: progetto-programma-regia rituale dell’espressione celebrativa. Criteri per ben interpretare e vivere, come presbiteri, l’ars celebrandi. 5. Istanze per una pastorale liturgica: Assemblea e spazio liturgico; partecipazione, ministerialità, animazione e adattamento. 6. Per una adeguata pastorale liturgica: catechesi, liturgia e carità, prospettive per una pastorale organica; problemi attuali e problematiche di impegno per il futuro della liturgia. Enti e Organismi liturgici per la promozione della liturgia, con i loro mezzi e strumenti, per raggiungere tutto il popolo di Dio. 7. Per una pastorale liturgica in grado di rispondere alle domande di senso dell’uomo di oggi: la peculiarità e l’attualità del linguaggio dei segni nella liturgia.
Di Stefano 3
J532 I sacramentali

Il corso, partendo dalla nozione generale di “sacramentale”, è articolato attorno all’analisi liturgica dei più significativi sacramentali: Ordo dedicationis ecclesiae et altaris; Ordo consecrationis virginum; Ordo benedictionis abbatis et abbatissae; Ordo exsequiarum; Ordo benedicendi oleum catechumenorum et infirmorum et conficiendi chrisma; De benedictionibus; De exorcismis et supplicationibus quibusdam.
 Partendo dall’esame dei Praenotanda, delle sequenze rituali e dei testi biblici ed eucologici delle editiones typicae in lingua latina, verrà messa in luce la teologia di ciascun rituale secondo la metodologia suggerita da Sacrosantum Concilium 48, che invita a una comprensione piena dei riti e delle preghiere.

Lameri 3
J602 L'anafora eucaristica: storia e teologia

L’Anafora eucaristica – risposta obbedienziale della Chiesa al mandato di reiterazione stabilito da Gesù Cristo – realizza, per virtù dell’epiclesi sui Santi Doni, la presenza escatologica del Sacrificio redentore di Cristo, Agnello immolato sepolto e glorificato, nel segno visibile del banchetto eucaristico pasquale. Lo studio di questo mirabile e insigne testo, frutto del genio letterario ecclesiale, si articolerà secondo due prospettive: I. l’evento storico, letterario e teologico della formazione dell’Anafora: a. le radici originarie nell’Antico Testamento e nella liturgia ebraica (todah, berakah); b. l’analisi dei testi neotestamentari sulla Cena Domini e l’intervento di Gesù Cristo entro l’Haggadah shel Pesah; c. la nascita di forme paleo-anaforiche e di anafore a struttura letteraria arcaica; d. l’apparizione delle Anafore orientali e occidentali della tradizione classica, dei relativi elementi teologico-letterari che le compongono (Prefazio, Sanctus, Post-Sanctus, Racconto istituzionale, Anamnesi, Epiclesi sulle oblate, Epiclesi sui comunicanti, Intercessioni, Dossologia) e della loro articolazione a dinamica “anamnetica” o “epicletica”. II. La teologia della Prex eucharistica: a. la teologia dell’Eucaristia a partire dall’eucologia; b. la mistagogia dell’Eucaristia; c. cenni di ecclesiologia eucaristica

Di Donna 3
N432 Storia dell'arte liturgica
Il corso offre un panorama complessivo dell’architettura sacra e dell’arte liturgica nella storia.
L’approccio didattico del corso include il fatto che le opere d’arte liturgica possano essere riconosciute come fonte di riflessione teologica (“locus theologicus”), inoltre offrono opportunità pastorali.

1) Epoca paleocristiana e tardoantica: Domus ecclesiae, memoria dei martiri. L’architettura sacra e l’arte liturgica romana e greco-bizantina.
2) Medioevo: L’architettura delle chiese e l’arte liturgica nel periodo carolingio, romanico e gotico.
3) Epoca moderna: Riforme liturgiche ed estetiche durante il Concilio di Trento. L’architettura delle chiese e l’arte liturgica nel Rinascimento, Barocco e Classicismo.
4) Luoghi e oggetti della liturgia: sacramento del battesimo; celebrazione eucaristica: orientamento della chiesa e del celebrante; simbologia e numero degli altari; luoghi del sacramento della penitenza; luoghi e forme della custodia dell’Eucaristia.
5) Epoca contemporanea, prima fase (ca. 1800–1962): Architettura delle chiese dal Classicismo agli inizi del Movimento liturgico. Architettura sacra dal CIC (1917) e Mediator Dei (1947) fino al 1962.
6) Epoca contemporanea, seconda fase (post-concilio fino ad oggi): Insegnamento del Concilio Vaticano Secondo (1962–1965) in materia di arte e architettura (l’arte a servizio della liturgia, il rapporto pastorale tra artisti e Chiesa nel mondo contemporaneo). Riforma liturgica e l’architettura sacra attuale (1964–2023). Norme della legislazione liturgica e conseguenze pratiche nell’architettura delle chiese. Tendenze architettoniche e artistiche delle chiese oggi.

Bühren 3
J662 L'iniziazione cristiana
Il corso ha come obiettivo di studiare la teologia liturgica dei sacramenti dell'iniziazione cristiana; data l'estensione della teologia relativa all'Eucaristia, il corso si focalizza sul battesimo e sulla confermazione. Partendo dalla teologia di riferimento offerta dai Prænotanda dei libri liturgici, si studierà dapprima la struttura dell’iniziazione cristiana nella storia, per poi affrontare la teologia dei riti nel percorso dell’iniziazione cristiana degli adulti, nella celebrazione del Battesimo dei bambini ed infine nella celebrazione della Confermazione separata dal Battesimo.
Zaccaria - Rio García 3
S536 La mistagogia del Rito della Penitenza
Il n. 6 del Rito della Penitenza afferma: "Il discepolo di Cristo che, mosso dallo Spirito Santo, dopo il peccato si accosta al sacramento della Penitenza, deve innanzitutto convertirsi di tutto cuore, che comprende la contrizione del peccato e il proposito di una vita nuova, il peccatore la esprime mediante la confessione fatta alla Chiesa, la debita soddisfazione, e l'emendamento di vita. E Dio accorda la remissione dei peccati per mezzo della Chiesa, che agisce attraverso il ministero dei sacerdoti".
Da questa premessa del Rito la fonte per vivere la celebrazione, la vita del sacramento della Penitenza.

 
Ruppi 3
S554 Teologia liturgica del sacramento del matrimonio
Nel seminario si studierà il Rito del matrimonio, evidenziando la teologia del sacramento contenuta nel rito.
 
Díaz Dorronsoro 3

2° Semestre

Codice Nome Docente ECTS
J512 Letture di teologia liturgica I
Questa materia mira a favorire il contatto diretto degli studenti con alcuni testi di teologia a cui si attribuisce particolare valore scientifico o formativo. Sotto la guida di un docente, lo studente leggerà i testi stabiliti e, al termine del corso, dovrà sostenere una prova di profitto sulle letture svolte. Informazioni più dettagliate sui testi da leggere saranno reperibili in Segreteria accademica.
 
Boquiren Estacio 3
J552 Letture di teologia liturgica II
Vedi primo semestre.
Boquiren Estacio 3
J622 Metodologia teologico-liturgica pratica
È il corso obbligatorio di Metodologia teologica pratica specifico per la Specializzazione in Teologia liturgica.
1. La ricerca teologica: l’insieme di tecniche e procedure nella ricerca metodologica della natura e dello statuto della scienza liturgica. Il legame della ricerca con la lettura, per esaminare, porre domande e approfondire temi liturgici. La ricerca della veritas liturgica, il mistero celebrato e gli atteggiamenti da privilegiare. 2. La ricerca bibliografica: le Fonti primarie e secondarie, testi critici, di riferimenti e traduzioni. Elementi propri di una fonte biblica, patristica o medioevale, liturgica, magisteriale. Interpretazione del libro liturgico.  Rassegna bibliografica completa e aggiornata: studi, dizionari, articoli, giornali, riferimenti on-line, libri digitalizzati, elettronici e CD-ROM, extracto tesis ad usum privatum. 3. Il progetto di Tesi: natura e scopo della tesi di licenza e di Dottorato: determinazione del tema, orientamenti per programmare un lavoro di tesi/dottorato; qualità della documentazione, della rilevazione ed interpretazione dei dati raccolti, della introduzione e della conclusione; analisi di alcune opere liturgiche di cui avvalersi, articolazione dei contenuti della ricerca, una griglia per la stesura definitiva della tesi liturgica.
Di Stefano 3
LATL Latino Liturgico
Il corso intende inizialmente chiarire il livello delle conoscenze degli studenti per morfologia e sintassi.
Le lezioni si svolgeranno a partire da un testo di liturgia occidentale, romana o non romana. Il docente guiderà gli alunni nella identificazione delle diverse tipologie di testo liturgico per poi passare alla esercitazione pratica. Strumento di ogni lezione sarà quindi una grammatica latina (in una lingua a scelta) e un vocabolario di latino, classico e medievale. Sarà quindi analizzata a partire dai testi la morfologia, la Sintassi dei casi e del verbo con le necessarie nozioni essenziali di sintassi del periodo.
Esercitazioni: spiegazione, lettura (pronuncia), traduzione e commento di testi liturgici del depositum euchologicum, romano e occidentale non romano.

 
Bonomo 6
EBBL2 Ebraico biblico 2
Obiettivi: 1) Ampliare le conoscenze pregresse di morfologia e sintassi dell'ebraico biblico. 2) Leggere, analizzare e tradurre brani narrativi della Bibbia Ebraica (il corso prevede lo studio di capitoli scelti di alcuni libri storici dell'AT). 3) Acquisire un vocabolario di base.
Contenuti: 1) Le "forme" (binyanim) passivo riflessive del verbo forte (Nifal, Pual, Hofal, Hitpael). 2) I sette "binyanim" dei verbi deboli: I-III Alef; I Nun; I-Yod; III-He; II-Waw/Yod; Geminati. 3) Approfondimento della sintassi ebraica.

Henríquez 7
GRBL2 Greco biblico 2
Obiettivi: 1) Ampliare le conoscenze pregresse di morfologia e di sintassi del greco del Nuovo Testamento. 2) Leggere e analizzare brani scelti dei vangeli (l'ultima parte del corso sarà dedicata allo studio dei cc. 8–20 del vangelo di Matteo). 3) Acquisire un vocabolario di base.
Contenuti: 1) Verbi della coniugazione tematica al Presente, all’Imperfetto, al Futuro e al Aoristo nella diatesi passiva. 2) Il sistema del Perfetto (e piuccheperfetto) nelle tre diatesi. 3) Il modo Congiuntivo (al Presente e all'Aoristo) nelle tre diatesi. 4) I verbi della coniugazione atematica.

Henríquez 7
LALT Latino per la licenza in Teologia
Il corso, che pur prevede un riepilogo delle principali nozioni grammaticali del latino (morfologia nominale e verbale, sintassi dei casi e del verbo, sintassi del periodo), ha come obiettivo principale quello di offrire agli studenti la possibilità di un approfondito studio della lingua tramite un contatto diretto con i testi che hanno segnato la storia del pensiero cristiano nella loro originale redazione in lingua latina. Saranno presi in esame scritti di apologetica, atti e passioni dei martiri, testi patristici e di filosofi, con particolare riferimento agli autori cristiani dei primi secoli.
 
Pirrone 6
I712 Liturgia e vita spirituale

Storia teologica delle proposte sui rapporti fra liturgia e vita spirituale a partire dal Movimento liturgico. Presupposti sul concetto di liturgia e di vita spirituale. La liturgia e l’unione con la Trinità. L’edificazione della vita spirituale per mezzo della parola di Dio nella liturgia. La liturgia e la dimensione ecclesiale della vita spirituale. L’orientamento escatologico della liturgia e la vita spirituale. Liturgia e preghiera. La dimensione impegnativa della liturgia e la vita spirituale. Liturgia e ascesi. La liturgia e la vita spirituale mariana. Il ciclo temporale della liturgia e la vita spirituale.

Boquiren Estacio 3
J462 Introduzione alle liturgie orientali

Il corso intende offrire una introduzione generale alle Chiese Orientali e alle rispettive liturgie. Ne verranno presentate le fonti e le diverse tappe di formazione. Si farà accenno alle famiglie delle anafore. Per ognuna delle singole liturgie orientali, verrà fatta una descrizione dettagliata dei libri liturgici, anni liturgici e celebrazione dei sacramenti. Il corso prevede anche la considerazione di alcuni aspetti architettonici delle liturgie orientali.

Nin 3
J712 L'economia sacramentale
Nella liturgia, la Chiesa celebra il mistero di Cristo, rivelato e realizzato nella storia secondo un piano, una «disposizione» che la tradizione teologica chiamerà «l'economia della salvezza». Questo piano divino trova il suo centro nella Pasqua del Signore. Dopo gli eventi pasquali, Cristo vive e agisce nella sua Chiesa in una maniera nuova, propria di questo tempo nuovo. Egli agisce per mezzo dei sacramenti; attraverso ciò che la tradizione comune dell'Oriente e dell'Occidente chiama «l'economia sacramentale»: la comunicazione («dispensazione») del mistero pasquale nelle celebrazioni della liturgia «sacramentale».

Gutiérrez Martín 3
J742 Immagine e liturgia
I. Introduzione. Le immagini per il culto: immagini rituali e immagini di devozione. Le immagini per la liturgia. La liturgia come immagine.
II. Le teologie dell'immagine rituale. L'immagine di culto nelle religioni. L'immagine di culto nell'Antico e nel Nuovo Testamento. Dalle reliquie alle immagini rituali. Il rito come immagine nell'eucologia romana. Il rito come immagine nei commenti alla liturgia. Le controversie sulle immagini e il loro risvolto rituale. Immagine e liturgia nei documenti ecclesiastici recenti.
III. L'immagine nell'azione rituale liturgica: i programmi iconografici e le lezioni della storia. Esempi scelti: la iconografia absidiale, l'iconostasi, le vesti liturgiche, le immagini nei libri liturgici, iconografia degli spazi per la penitenza, esempi di programmi iconografici nel XX secolo.

Rego Barcena 3
J732 Liturgie occidentali non romane
Come nell'Oriente cristiano anche l'Occidente conobbe il sorgere e lo sviluppo di diverse tradizioni liturgiche. Il fenomeno, nel suo complesso, non risultò omogeneo. Alcune tradizioni rimasero come in abbozzo; altre si svilupparono e sono state tramandate fino ai nostri giorni. il corso offre una prospettiva della genesi e consolidazione delle rispettive tradizioni: africana, ispana, gallicana...

Gutiérrez Martín 3
J722 Ermeneutica e Liturgia
Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti essenziali per lo studio e l’analisi dei formulari liturgici.
Sacra Scrittura e Liturgia sono gli elementi costanti su cui si modula la vita di ogni comunità cristiana sia per l’intimo e profondo rapporto che le lega reciprocamente, sia perché all’interno di ogni celebrazione si crea un circolo ermeneutico tra Bibbia ed Eucologia.
La prima parte del corso è dedicata allo studio dei testi eucologici; verranno forniti elementi metodologici per la comprensione dei singoli testi a partire dalle loro fonti, dalla loro storia e dalla forma in cui si presentano.
La seconda parte del corso è dedicata allo studio dei formulari scritturistici delle celebrazioni; dalla formazione dei lezionari allo studio delle pericopi proposte per le diverse celebrazioni.
Si cercherà di mostrare in che modo interagiscono tra loro testi eucologici e pericopi scritturistiche, in modo da giungere ad una comprensione teologica del formulario liturgico nel suo complesso.
In questo processo sarà indispensabile l’uso di nuove tecnologie applicate ai testi eucologici e scritturistici.
Zaccaria 3
N692 La primera evangelización de América latina
1. Qué es la evangelización
2. Leyenda negra y verdad histórica
3. Dimensión jurídica. El Patronato
4. Conquista y evangelización
5. Culturas indígenas y evangelización
6. Concilios
7. Teología
8. Estudio de casos:
a) Obispos, b) sacerdotes, c) religiosos.
d) Peninsulares, e) criollos, f) afroamericanos.
g) Ciudades
9. Piedras de toque:
a) Virgen de Guadalupe, b) Rosa de Lima

 
Martínez Ferrer 3
S523 Paleografia liturgica
Il seminario intende fornire agli studenti le basi necessarie per accedere alla lettura e identificazione delle principali scritture medievali in uso nei testi liturgici attraverso lezioni teoriche e pratiche in cui prendere dimestichezza con il testo manoscritto.

Al termine del corso, lo studente deve: saper riconoscere, datare le scritture affrontate durante il corso; leggere e comprendere le scritture affrontate durante il corso; saper delineare gli elementi caratteristici delle scritture prese in esame durante le lezioni, contestualizzarle in un contesto storico e geografico; sciogliere le principali abbreviazioni contenute nei testi, presentare una trascrizione scritta di brevi parti di un manoscritto assegnato in classe. 

Il seminario intende condurre gli studenti a riconoscere e apprezzare il valore delle fonti paleografiche utili per la ricerca liturgica.
 
 
 
 
Bonomo 3
S538 Liturgia e pietà popolare
Alcuni sostengono che la pietà popolare è culto nella Chiesa, mentre la liturgia è culto della Chiesa. Ma la pietà popolare non può diventare uno strumento valido per l’approfondimento del discorso liturgico? Non può fare in modo che dal culto extra-ecclesiale si pervenga al culto intra-ecclesiale?
Durante il seminario proveremo a rispondere a queste domande e vedremo in che modo la pietà popolare potrebbe dimostrarsi una valida via per l’avvento di una nuova cultura cristiana e una luminosa via a una liturgia – azione totalmente divina e totalmente umana – più attenta a Dio ma anche all’uomo.
Sarà offerta, inoltre, una prospettiva interpretativa che possa dare un contributo alla chiarificazione del culto delle reliquie nell’ambito delle forme di pietà che affiancano la vita sacramentale della Chiesa, affinché tali espressioni siano ricondotte a un’adeguata comprensione e pratica e rappresentino un vero prolungamento della vita liturgica.
 
prof. G. Falanga
 
 
 
Falanga 3
Q623 Movimenti ecclesiali nella Chiesa
Navarro 3

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