Roma, 15 febbraio 2024 - 23 gennaio 2025
Caratteristiche del corso:
- Il Corso si svolge in due moduli, con lezioni di due ore settimanali collocate durante il periodo lettivo dell’anno accademico, per complessive 50 ore didattiche.
- Piena compatibilità con gli studi di Licenza e Dottorato nei diversi atenei romani.
- Le lezioni hanno un'impostazione prevalentemente pratica, usando il metodo del caso (case study).
- Poiché la formazione è un percorso unitario e integrale, i diversi aspetti formativi vengono presentati nell'ottica del rafforzamento della coerenza di vita di ogni seminarista.
- Per i partecipanti che lo richiedano, sarà indicato un tutor a cui rivolgersi per consultare eventuali questioni legate ai diversi temi trattati durante il corso.
Obiettivi:
- Contribuire alla preparazione di formatori per i seminari diocesani.
- Preparare al ministero dell'accompagnamento spirituale e al discernimento.
- Imparare a svolgere una formazione per la libertà.
- Conoscere i processi di maturazione che possono aiutare il seminarista ad assimilare la formazione e sviluppare meglio le sue capacità.
- Sviluppare l'attenzione verso la formazione umana e verso la ripercussione dello stile di vita dei formatori nell'ambiente del seminario e nei seminaristi.
Per tutti i contenuti si terrà conto degli orientamenti emanati dalla Congregazione per il Clero,
in particolare la Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis, “Il dono della vocazione presbiterale”, del 8 dicembre 2016.
Perché questo Corso?
Perché una delle grandi sfide odierne della Chiesa è la formazione dei candidati al sacerdozio:
- per cogliere la grandezza della vocazione e della missione sacerdotale, l'imprevedibilità e la ricchezza della vita umana e della vita cristiana, le quali richiedono una formazione continua (che inizia in seminario e prosegue lungo tutta la vita) tesa alla configurazione del seminarista e del sacerdote con Cristo;
- per individuare percorsi di apertura alla grazia di Dio e di dialogo sincero e fiducioso con le persone incaricate della formazione iniziale;
- per irrobustire l'amicizia con Gesù, fonte della gioia e della speranza di ogni cristiano, aiutando i formatori a conoscere con più profondità gli ostacoli che oggi si presentano alla crescita della vita spirituale;
- per favorire la formazione all'accompagnamento e al discernimento della volontà di Dio per ciascuno;
- per costruire un approccio allo studio e alla maturazione teologica nel contesto della cultura attuale, che aiuti al dialogo e stimoli la serena testimonianza;
- per trovare il giusto equilibrio tra l'azione e la sapienza del cuore.
Perché bisogna immaginare continuamente vie che portino i seminaristi:
- dal formalismo alla serena scoperta dei principi e del modo di seguirli nella vita concreta;
- dall'individualismo a una vita vissuta in relazione con Dio e gli altri;
- a realizzare una sintesi personale di dottrina, vita e testimonianza condivisibile nella Chiesa di Dio;
- a una maturazione della capacità di donarsi che accompagni un'approfondita conoscenza del senso della vita;
- a saper tradurre in parole ciò che loro accade e saper chiedere aiuto con semplicità;
- a realizzare nella tappa propedeutica, discepolare, configurativa e, in fine, in quella di sintesi vocazionale, un'unità coerente, sincronica e diacronica, dei diversi aspetti.
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