“Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va” (Gv 3,8): così, come questo vento, mi ha raggiunto la Sua voce, dentro una sottile intuizione che, di fronte alla semplicità di un sito web, mi ha convinta che all’Issra c’era qualcosa anche per me, un appuntamento che non potevo mancare. Con un po’ di coraggio mi sono tuffata in questo mare, in una delle avventure più belle della mia vita; un mare che mi ha spinto sempre più in profondità, per incontrare il Signore nel cuore di Roma, immersa nella storia viva della fede, con tanti compagni di viaggio, con cui ho condiviso molto più che un corso di studi.
L’Issra è stato un centuplo, tutto da gustare. Un vento di cui non conoscevo la provenienza né la direzione, quando il 03.01.2018 ho messo piede per la prima volta in facoltà. Tante erano le emozioni e i pensieri che mi scorrevano dentro, mischiati alla paura di aver lasciato la mia comfort zone per immergermi in una nuova vita. Non avevo particolari aspettative: mi aspettavo qualcosa di bello, che mi avrebbe permesso di approfondire le mie conoscenze teologiche e un’occasione per prepararmi a un futuro lavorativo che è arrivato molto prima di quanto mi aspettassi, catapultandomi nella vita di una studentessa lavoratrice con una quotidianità molto frenetica. Non mi aspettavo di entrare in una grande famiglia, che è stata e che è un dono grande per crescere.
Qui ho scoperto la bellezza della teologia, l’importanza di studiarla in ginocchio, per non rischiare di parlare tanto di Dio, senza mai avere con lui una relazione che possa farlo conoscere e portare frutti buoni nella vita di chi incontro. Mi piace pensare a questi tre anni come a una semina, che pazientemente il Signore ha fatto, nell’attesa che possa raccogliere i frutti maturi a suo tempo.
Ho scoperto un po’ di più chi sono, quale direzione prendere: ho scoperto una passione -che ha molta voglia di essere alimentata!- per la teologia biblica; in fondo…il desiderio che mi guidava all’inizio era proprio quello di stare sulla Parola, di approfondirla, di spezzarla e poterne incontrare briciole sempre nuove e nutrienti. Mi attirano molto la teologia trinitaria e la cristologia, senza dimenticare che teologia spirituale ha smosso tante domande e il desiderio di approfondire anche questa “materia”. Ho incontrato professori che, in diversi modi, mi hanno accompagnata ad approfondire questi desideri.
Oggi, da studentessa di licenza pedagogico-didattica, mi porto nel cuore i volti di tutti coloro che mi hanno accompagnato e tanta gratitudine per come mi hanno formata e preparata per affrontare questa nuova sfida universitaria. All’Issra non ho detto addio, ma un semplice arrivederci, grazie alla famiglia di Alumni, che continua a tenerci in contatto. Mi sento come un uccellino a cui è chiesto di spiccare il volo, sapendo però che il nido resta sempre lì, pronto ad accoglierlo ogni volta che decide di tornare. Di nuovo non so dove mi porterà quel Vento che ancora guida i miei passi, ma certamente continuo il mio viaggio con uno zaino bello carico: i ricordi, i sorrisi, i volti, gli elaborati, l’ansia durante gli appelli, gli esami sostenuti, i traguardi raggiunti…insomma, lo zaino è pieno, ma non è pesante: è un trampolino di lancio, dal quale posso continuare a tuffarmi nelle profondità di Dio.