Venerdì 17 settembre 2021, il professor Juan José Sanguineti (Univ. Austral, Buenos Aires), emerito della Facoltà di Filosofia, ha tenuto un seminario dal titolo: “Il futuro dell’umanità. Tra post-modernità e post-umanesimo”.
Sono state affrontate alcune delle posizioni più rilevanti nel dibattito odierno sul destino dell’umanità, con speciale riguardo alla presenza sempre più pervasiva della tecnologia nella vita umana. Al seminario hanno partecipato una cinquantina di persone sia in maniera presenziale che a distanza.
Riportiamo di seguito le battute iniziali che illustrano i contenuti dell’intervento:
“In questo seminario, presento una panoramica sulla situazione culturale dell’umanità nell’epoca presente, ipotizzata come un oscillare tra la post-modernità e il post-umanesimo, tra la diagnosi pessimistica dei postmoderni, qualificata dalla perdita dei valori della razionalità moderna, e l’apparente ottimismo degli autori trans-umanisti. Un ottimismo basato sul progresso inarrestabile della tecnologia, che sembra dominare completamente la vita e l’informazione, però coincidente col pessimismo post-moderno rispetto all’idea di un possibile superamento della razionalità umana. Sviluppo brevemente quattro note della situazione dell’umanità oggi, con le sue sfide e i rischi anche drammatici di una possibile scomparsa della specie umana: 1) la super-tecnologizzazione digitale, col predominio dell’intelligenza artificiale, che rischia di sostituire l’intelligenza personale umana; 2) la globalizzazione resa possibile dall’accelerata tecnologizzazione; 3) la vulnerabilità a causa dei problemi ecologici e della fragilità stessa della vita sulla terra, contrassegnata dalla contingenza; 4) l’indebolimento dei valori, che rende ancora più vulnerabile l’essere umano, la sua libertà e la sua identità. La speranza persiste nella misura in cui non si perda il senso della persona, relazionale, vulnerabile, ma educabile. Auspico non un rifiuto della scienza e della tecnologia, bensì una correzione della direzione intrapresa dall’umanità, spinta del potente motore della tecnologia. La razionalità tecnologica dovrebbe essere guidata dalla ragione sapienziale e prudenziale. I rischi e le sfide affrontati in questo modo aprirebbero l’umanità a un orizzonte di speranza”. (J. J. Sanguineti)