Piano degli studi

Licentiate, First Year

1° Semestre

Codice Nome Docente ECTS
iTC2 Transculturalità e comunicazione
Gli elementi basilari della comunicazione istituzionale hanno una dimensione universale, fondata sulla teoria della comunicazione, sulla retorica, sul giornalismo, nella testologia, etc. Da questa base comune emergono però diverse sfaccettature della comunicazione secondo i differenti paesi e culture. E queste sono molto importanti, perché sempre si comunica in un ambiente culturale determinato e non in contesto astratto. Questo fenomeno ha due dimensioni: l'interculturalità e la transculturalità.
L’interculturalità come disciplina academica studia le diverse culture secondo i criteri di similarità e diversità; si tratta del paragone tra le culture. La transculturalità si occupa dei processi trasformazionali delle culture, quando gli aspetti culturali sono portati da una cultura all’altra, cioè la transculturalità studia le forme e i risultati della ricezione o della traduzione tra le culture.
Nel corso “Comunicazione istituzionale e transculturalità” vengono esposte le conoscenze scientifiche fondamentali sulla comparazione tra le culture, sulla trasposizione di valori da una cultura all’altra e sugli aspetti della traduzione, nel senso più ampio del concetto, che sono connessi a questi fenomeni transculturali.
 
 
 
Gil 4
iFI4 Fondamenti della comunicazione istituzionale II

Il corso si divide in due blocchi:
Fondamenti della comunicazione II - 1: I valori intangibili. 1. I valori intangibili: credibilità, legittimità, rilevanza, reputazione, fiducia  2. In che cosa consiste la reputazione  3. Come si forma la reputazione (iceberg): identità, cultura, narrativa; relazioni, conversazioni, percezioni; immagine, reputazione autorità  4. La fiducia e il suo rapporto con la reputazione  5. Da chi dipende la reputazione  6. Governo e reputazione  7. Guidare il cambiamento  8. Misurare gli intangibili    Fondamenti della comunicazione II - 2: La comunicazione dei valori intangibili 9. Come contribuisce la comunicazione alla crescita della reputazione?  10. L’identità come principio attivo della cultura istituzionale  11. Lo storytelling istituzionale  12. L’ascolto degli stakeholders  13. L’ascolto del contesto  14. Alcuni fattori contestuali che favoriscono la vulnerabilità delle istituzioni 15. Issues management: come non perdere la reputazione  16. Le crisi relazionate con gli intangibili  17. Managing your boss  18. Conclusione   
 
 
Bonaventura - Mora - Pérez-Latre - Bellido 10
iGI2 Comunicazione e governo delle istituzioni
Parte I: Azione manageriale. Qualità manageriali: definizione, acquisizione, tipi. Ruolo del coaching. Leadership: responsabilità, spirito intraprendente, creatività, personalità, prudenza. Capacità di gestione: ordine e pianificazione, organizzazione del tempo, auto-controllo. Compiti manageriali. Presa di decisioni. Direzione di persone. Innovazione.
Parte II: La comunicazione istituzionale. La comunicazione istituzionale come processo. Fasi, requisiti, risultati. La gestione degli intangibili e della reputazione.
Parte III. I dirigenti e la comunicazione istituzionale. Comunicazione personale (management communication). Comunicazione corporativa (corporate communication).
Parte IV. Direzione del Dipartimento di comunicazione(communication management). Competenze di linea: tipi, gestione per programmi, progetti e preventivi. Competenze di staff (collaborazione con altri dipartimenti): azioni di supporto diretto; strategie integrate. Struttura del dipartimento: gestione delle risorse esterne, gestione di squadre. Le strategie e le tattiche. Livelli di competenza: dal tecnico allo stratega. Integrazione del dipartimento nell’istituzione. Ubicazione nell’organigramma, rapporti con gli altri dipartimenti, profilo del direttore.
Parte V. La gestione di progetti. Direzione e gestione di progetti. Gestione del flusso di lavoro. Nozioni generali. Pianificazione, controllo, impulso.
Parte VI. Case studies.
 
 
 
Carroggio 5
iMR4 Media relations
Il corso ha come obiettivo lo studio delle relazioni con i media intese come attività di mediazione tra un’istituzione e i mezzi di comunicazione. Il corso studia la dinamica di queste relazioni anche nei suoi aspetti critici di apparente conflitto tra logiche inconciliabili (gli interessi dell’istituzione e il modo di agire dei media) per arrivare a delineare un modello di media relations capace di favorire il dialogo e la reciproca comprensione per il bene del pubblico. Al centro dello studio vi è il tema dei nuovi media e dell’evoluzione dell’ufficio stampa nell’era digitale, mantenendo comunque il focus sulle tecniche e gli strumenti classici di diffusione dei messaggi: il comunicato stampa, l’intervista, le dichiarazioni, la conferenza stampa, gli articoli di opinione, la partecipazione dibattiti o talk shows, le rettifiche e le smentite, ecc. Lungo il corso, i diversi argomenti sono affrontati considerando in particolare le sfide e le implicazioni che riguardano le istituzioni della Chiesa nel coltivare le relazioni con i media.
 
Sánchez Hurtado 10
iDV2 Documentario e video istituzionale
Prima Parte: Definizione e caratteristiche del documentario. Tipologia e funzioni del documentario lungo la storia. La transizione dal cinema alla TV. Definizione e caratteristiche del video istituzionale. Tipologia e funzioni del video istituzionale nell'attualità. Supporti e canali di trasmissione. Seconda Parte: Suggerimenti per realizzare un video istituzionale di stile documentario. Pianificazione a seconda del target, del budget e degli obiettivi. Risorse narrative e persuasive. Trovare il filo conduttore. Consigli per le riprese e il montaggio. Errori da evitare. Elaborati: Sono previsti tre elaborati: i primi due scritti, uno per ogni parte del programma. Il terzo, di carattere pratico: riprese e montaggio (lavorando con altri due studenti) di un breve video istituzionale, con stile documentario.
 
 
Milán - Vignati 4
iSP2 Competenze di comunicazione per la crescita e lo sviluppo delle persone
Il corso ha un approccio pratico di acquisizione di alcune abilità utili al governo o management. Ha per tema l’analisi e lo sviluppo di alcune competenze di comunicazione interpersonale mutuate dalla professione di coaching per promuovere nello studente una leadership efficace. Elementi di fondo del corso sono: come si lavora su un obiettivo personale e di team, come si gestiscono le emozioni, proprie e degli altri, come si gestiscono i conflitti. Durante il corso si affronteranno casi di studio in cui gli studenti sono chiamati a mettersi in gioco. E' diretto a coloro che adesso o in futuro si occuperanno di management e gestione delle risorse all'interno di una istituzione o un team e vogliono approfondire e sviluppare abilità per  lavorare in squadra e gestire le risorse. Il corso si rivolge dunque principalmente a possibili manager della comunicazione, leader e formatori.
Avrà una parte teorica - breve - di analisi e fondamento antropologico delle competenze, e una parte pratica di esercitazioni e allenamento negli strumenti utili ad acquisire tali competenze. Il corso è a numero chiuso per poter seguire in modo adeguato gli studenti nei momenti di esercitazione pratica. Richiede una discreta padronanza della lingua italiana. Il numero massimo di partecipanti è 12. L'esame del corso consisterà nella partecipazione alla materia stessa.
 
 
 
 
 
 
 
 
Bergamino 4
iSV2 Storytelling per la comunicazione dei valori
Nell’attuale sovrabbondanza informativa, le emozioni contenute in una storia riescono a farsi strada tra la valanga di contenuti e richiamare l’attenzione del pubblico. Possiamo dimenticare un dato o una notizia, ma difficilmente dimentichiamo una storia. Oltre alla memorabilità, le storie permettono all’udienza di capire più veloce e profondamente alcuni messaggi. Per questo, negli ultimi anni lo Storytelling sta risvegliando l’interesse delle organizzazioni. L'arte di raccontare storie è forse una delle abilità umane che diede luogo alla prima comunicazione sistematizzata: la narrativa orale; ora, paradossalmente, nell’era ipertecnologica è tornata di attualità. Molte aziende, istituzioni e personaggi pubblici hanno cominciato a vedere se stessi come racconti sostenuti nel tempo. In questa materia si vedrà il concetto di Storytelling -spesso usato in modo sbagliato- e l’evoluzione storica della narrativa, dagli inizi orali fino a l’uso di tecniche recenti come i podcast, le stories o l’intelligenza artificiale. Inoltre, si studieranno i componenti, la struttura dei racconti ed elementi di particolare interesse -i miti, gli archetipi, le metafore, i riti…-. Si analizzerà il potere delle storie per trasmettere valori, e si presterà particolare attenzione a come la Chiesa ha usato le storie per insegnare e condividere la fede. Per ultimo, si studieranno alcuni esempi di come applicare lo storytelling sia a livello organizzazionale che personale, con esercizi pratici in classe.
Narbona Cárceles 4

2° Semestre

Codice Nome Docente ECTS
iCG3 Comunicazione digitale II
Il corso cerca di comprendere la comunicazione su Internet, specie quella attraverso i website e le reti sociali. Non è un corso tecnico, perciò non si impara a aprire un sito web o a pubblicare nelle reti. È piuttosto un approccio strategico: come deve essere un sito per rispecchiare l'identità dell'istituzione? Come impostare una strategia che aiuti a veicolari gli stessi messaggi nelle diverse piattaforme digitali? Quali sono i compiti della persona che gestisce i canali digitali? Quali sono i limiti e le potenzialità della comunicazione istituzionale in ambito digitale?
 
 
 
Narbona Cárceles - Cantoni 5
iIF2 Introduzione al fotogiornalismo
La finalità della materia è trasmettere ai responsabili della comunicazione istituzionale, a diversi livelli, le necessarie sensibilità e conoscenze che li aiutino a valorizzare la fotografia come mezzo di espressione. Oltre alle imprescindibili nozioni tecniche, il corso offre istrumenti di analisi e valutazione critica per un uso informativo e creativo dell’immagine grafica. Lo studente acquisisce una significativa conoscenza delle opere dei fotografi più rilevanti degli ultimi decenni.
 
Contreras 3
iLC2 Linguistica applicata e comunicazione istituzionale
Il lavoro della comunicazione istituzionale si basa sulla produzione e recezione di testi sia scritti come orali. Questi sono da una parte una realtà intenzionale del mittente, ma dall'altra un prodotto dell'interpretazione del ricevente. La linguistica testuale cerca di studiare tutte le dimensioni della testualità: la tessitura dei testi, il testo come occorrenza comunicativa, lo spresato e l'implicito, i processi cognitivi della produzione e della recezione testuale, la struttura dell'informazione etc.
Nel corso si propone una visione sistematica delle differenti prospettive del testo secondo la linguistica testuale, nel nostro caso applicata alla comunicazione istituzionale, con un approccio transculturale, perché la testualità cerca sempre di essere efficace nell’ambiente culturale dove si sviluppa la comunicazione.
 
 
 
Gil 4
iFI4 Fondamenti della comunicazione istituzionale II

Il corso si divide in due blocchi:
Fondamenti della comunicazione II - 1: I valori intangibili. 1. I valori intangibili: credibilità, legittimità, rilevanza, reputazione, fiducia  2. In che cosa consiste la reputazione  3. Come si forma la reputazione (iceberg): identità, cultura, narrativa; relazioni, conversazioni, percezioni; immagine, reputazione autorità  4. La fiducia e il suo rapporto con la reputazione  5. Da chi dipende la reputazione  6. Governo e reputazione  7. Guidare il cambiamento  8. Misurare gli intangibili    Fondamenti della comunicazione II - 2: La comunicazione dei valori intangibili 9. Come contribuisce la comunicazione alla crescita della reputazione?  10. L’identità come principio attivo della cultura istituzionale  11. Lo storytelling istituzionale  12. L’ascolto degli stakeholders  13. L’ascolto del contesto  14. Alcuni fattori contestuali che favoriscono la vulnerabilità delle istituzioni 15. Issues management: come non perdere la reputazione  16. Le crisi relazionate con gli intangibili  17. Managing your boss  18. Conclusione   
 
 
Bonaventura - Mora - Pérez-Latre - Bellido 10
iMR4 Media relations
Il corso ha come obiettivo lo studio delle relazioni con i media intese come attività di mediazione tra un’istituzione e i mezzi di comunicazione. Il corso studia la dinamica di queste relazioni anche nei suoi aspetti critici di apparente conflitto tra logiche inconciliabili (gli interessi dell’istituzione e il modo di agire dei media) per arrivare a delineare un modello di media relations capace di favorire il dialogo e la reciproca comprensione per il bene del pubblico. Al centro dello studio vi è il tema dei nuovi media e dell’evoluzione dell’ufficio stampa nell’era digitale, mantenendo comunque il focus sulle tecniche e gli strumenti classici di diffusione dei messaggi: il comunicato stampa, l’intervista, le dichiarazioni, la conferenza stampa, gli articoli di opinione, la partecipazione dibattiti o talk shows, le rettifiche e le smentite, ecc. Lungo il corso, i diversi argomenti sono affrontati considerando in particolare le sfide e le implicazioni che riguardano le istituzioni della Chiesa nel coltivare le relazioni con i media.
 
Sánchez Hurtado 10
iAI2 Analisi e pratica dell'informazione II
Si approfondiscono i concetti studiati nel corso precedente (Analisi e pratica dell’informazione I), con una più intensa esercitazione pratica.
Contreras - Sebastianelli 5
iCI1 La Chiesa nei rapporti istituzionali: strategie e protocolli
Nel corso vengono esaminati i rapporti che la Chiesa – Santa Sede, Conferenze episcopali, diocesi e parrocchie – deve stabilire e mantenere con le principali istituzioni religiose, civili, politiche e militari a livello locale, nazionale e internazionale. Il programma tratterà, tra l’altro, i seguenti punti: la Chiesa nel mondo; la Santa Sede negli organismi internazionali; i rapporti con gli Stati; il disegno di una strategia di rapporti istituzionali; lo studio dei protocolli; le principali istituzioni con le quali la Chiesa deve mantenere dei rapporti; le sfide e i possibili conflitti; alcuni casi pratici.
Velásquez 3
iGT2 Gender nella tradizione cattolica
Morel 3

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