Sabato 15 ottobre 2022 si è svolta la giornata di studio dell'ISSR all'Apollinare dal titolo "Ecologia Integrale" Il nuovo paradigma per il terzo millennio, con la partecipazione – sia in modalità presenziale sia on-line – di circa 70 persone (studenti dell’Università, ex-alunni e ospiti esterni, tra i quali alcuni esperti della tematica trattata provenienti da altre Università e centri di ricerca.)
Il tema è stato presentato dal rev. prof. Giuseppe De Virgilio (Vice Direttore ISSR all’Apollinare) con il saluto shalom, per ricordare l’armonia come realtà teologale presente nella teologia Biblica nei racconti di creazione, dove la relazione ordinata è tale perché vissuta secondo la progettualità di Dio.
I lavori sono stati aperti dall’introduzione della prof.ssa Valeria Ascheri (docente di Metafisica e Gnoseologia - ISSR all’Apollinare), che ha sottolineato la necessità di approfondire il tema dell’ecologia integrale – per gli studenti, gli insegnanti di religione e chiunque viva nei nostri tempi segnati dall’evidente cambiamento climatico – tema non ancora presente in modo specifico nei piani di studio e che esige di essere trattato con competenze trasversali e marcatamente interdisciplinari (dalla filosofia della natura all’antropologia, dalla teologia della creazione alla Sacra Scrittura, dalle questioni di carattere tecnico-scientifiche alle implicazioni etiche e morali, e anche sul piano educativo a livello individuale e sociale).
Nel presentare il primo relatore, prof. don Joshtrom Isaac Kureethadam (Coordinatore della sezione ‘Ecologia e Creato’, Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale) viene proiettato il trailer del docu-film “The Letter”, ispirato all’enciclica Laudato Si’, uscito il 4 ottobre del 2022 nella ricorrenza di San Francesco d’Assisi (Trailer Ufficiale - La Lettera: Laudato Si’), che dà l’avvio alla relazione dal titolo “L’ecologia integrale: un nuovo paradigma per la cura del creato”. Partendo dal concetto di metafisica relazionale, si è spiega come tutto l’ecosistema è costituito da persona e natura che sono intimamente connessi e in relazione fra di loro. Dio è un essere in relazione, e ciò che interrompe la relazione armonica tra Dio e la creazione è il peccato. Il Papa definisce “predatorio” l’atteggiamento di chi fa un uso irresponsabile dei beni della terra, procurando ferite e crisi che vanno al di là del singolo individuo, ma interessando tutto l’ecosistema degli organismi viventi. L’interdipendenza tra uomo e natura e tra gli uomini è voluta da Dio, mentre le diseguaglianze esprimono la rottura della relazione: bisogna ascoltare il grido dei poveri e prendersene cura, per restaurare la comunione globale che deve essere alla base di una società ecosostenibile.
La seconda relazione, a cura del prof. Sergio Rondinara (docente di Epistemologia e di ‘Ecologia e civiltà’, Istituto Universitario Sophia di Loppiano – FI) dal titolo “Crisi ambientale, crisi antropologica”, affronta il tema della crisi ecologica come problema ambientale, provocata a sua volta da una crisi di carattere antropologico. Se la tecnica è positiva in quanto migliora la qualità della vita e del lavoro dell’uomo, può anche diventare negativa quando asservisce la natura a una logica di uso e consumo, secondo criteri di sola efficienza, facendo scomparire le domande esistenziali dell’uomo. Occorre pertanto ricuperare il significato delle relazioni attraverso una ricerca interdisciplinare che restituisca valore ai termini persona, natura e relazione. Dobbiamo riscoprire la relazione con la natura alla luce della creazione che, alla luce della Rivelazione, ha un fine ultimo ed è orientata alla ricapitolazione finale. La visione cristiana inserisce l’umanità non solo nello spazio e nel tempo, ma anche nella sua realtà escatologica.
Il rev. prof. Arturo Bellocq (docente di Teologia Morale, Facoltà di Teologia - PUSC) ha approfondito la tematica de’ “L’ecologia come problema morale: la conversione ecologica” evidenziando le cause dominanti della crisi ecologica e suggerendo che la sua soluzione richiede l’attivazione di processi educativi di lungo periodo che, attraverso una profonda conversione interiore, conducano ad assumere dei nuovi stili di vita. Bisogna ricuperare la consapevolezza che siamo una famiglia universale, con interessi ed esigenze condivise, e che la conversione ecologica va intesa in nell’integralità della relazione tra natura e persona. L’egoismo sociale, che è presente tanto nel singolo, quanto nella collettività, favorisce la cultura dello scarto, e tende a far prevalere l’ingiustizia, sulla base di una concezione meccanicistica e utilitaristica nei confronti dei beni e delle persone.
A conclusione delle tre relazioni e della successiva tavola rotonda tra i relatori, il messaggio fondamentale che si può derivare da questa giornata di studio è la consapevolezza che l’ecologia integrale richiede un maggiore senso di responsabilità comune, una più attenta cura e custodia di tutto il creato, e il recupero essenziale dei concetti di natura e persona e del senso della comune appartenenza alla Terra come luogo della creazione. Infatti, solo comprendendo di appartenere ad un’unica famiglia universale è possibile attivare dei percorsi formativi e culturali che permettano di superare lo scoglio delle disuguaglianze e orientare le attività umane verso una reale comunione dei beni e una relazione globale alla luce della Rivelazione biblica.
Valeria Ascheri
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Disponibili gli Abstract:
prof. Joshtrom Isaac Kureethadam
prof. Sergio Rondinara
prof. Arturo Bellocq
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