Piano degli studi

Baccalaureate, First Year

1° Semestre

Codice Nome Docente ECTS
5A13 Introduzione alla Sacra Scrittura
Introduzione. Analogia della Bibbia con il mistero del Verbo incarnato. La lista dei libri biblici e le loro lingue: ebraico, aramaico, greco. I libri antichi: rotoli e codici. Bibbia e rivelazione. La parola di Dio nella storia. La trasmissione della rivelazione. Rivelazione e ispirazione. Il testo dell’Antico e del Nuovo Testamento. Nozioni di critica testuale. Le versioni. Il canone biblico. Perché un canone? Storia della formazione del canone dell’Antico e del Nuovo Testamento. I criteri di canonicità. L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa. Introduzione all’ermeneutica biblica. Bibbia e verità. Alcune questioni riguardanti la natura dell’ispirazione.

Ossandón 4
5D12 Introduzione alla Teologia
Finalità del corso è acquisire consapevolezza su come si fa teologia. Si metteranno in luce il legame costitutivo della teologia con la Rivelazione e con la fede e il suo rapporto vitale con la Chiesa, vero soggetto della teologia. Il carattere scientifico e al tempo stesso sapienziale della teologia verranno messi in luce analizzando l’operare congiunto di fede e ragione nel lavoro teologico. Riguardo alle fonti della ricerca teologica, si evidenzierà la profonda unità di Sacra Scrittura e Tradizione e l’importanza di un fecondo rapporto fra teologia e Magistero. Il metodo teologico verrà descritto nei suoi momenti principali di auditus e intellectus fidei.
Vanzini 3
5D24 Teologia fondamentale I
Introduzione generale al trattato di Teologia Fondamentale: finalità, oggetto e breve profilo storico.
Teologia della Rivelazione. Religione, mistero di Dio e Rivelazione. Introduzione alla nozione di Rivelazione (Antico e Nuovo Testamento, Padri della Chiesa, teologia medioevale). Natura e forme della Rivelazione nell’insegnamento del Magistero della Chiesa fino al Concilio Vaticano II. La natura e le caratteristiche della Rivelazione secondo la costituzione dogmatica Dei Verbum. La Rivelazione che Dio fa di se stesso e del mistero del suo amore salvifico: la tradizione e l’esperienza religiosa del popolo di Israele. L’incarnazione del Verbo in Cristo e il suo mistero pasquale, compimento e pienezza della Rivelazione. Lo Spirito Santo e la sua missione nella Chiesa nell’economia della Rivelazione trinitaria.
La Fede, dono di Dio e risposta dell’uomo. Riflessione antropologico-teologica sulla fede. La fede nella Sacra Scrittura. La fede secondo il Magistero della Chiesa. La valenza cristologica e la valenza ecclesiale della fede.
La trasmissione della Rivelazione nella Chiesa. Il rapporto fra Rivelazione e Chiesa. La Chiesa, custode della Rivelazione e soggetto della sua trasmissione: la nozione di Tradizione e i suoi rapporti con la Sacra Scrittura. Rivelazione e Magistero: indefettibilità della Chiesa e infallibilità del Magistero.
Tanzella-Nitti 6
5E12 Teologia dogmatica: il mistero di Dio Uno e Trino I
Introduzione generale. Il mistero di Dio nella Sacra Scrittura: il Dio unico e trascendente nell’Antico Testamento; gli attributi del Dio dell’Alleanza; Dio nel Nuovo Testamento; la rivelazione del Mistero Trinitario; la rivelazione di Dio Spirito Santo; espressioni trinitarie del Nuovo Testamento. Il Mistero di Dio nella Tradizione della Chiesa: l’epoca prenicena.

 
 
Troconis - Ang 3
5M13 Storia della Chiesa: Età antica e Medioevo
Nascita e primi anni del cristianesimo. La Chiesa nei secoli I-III. Le persecuzioni dei primi secoli. La Chiesa dopo l’editto di Milano. Le controversie dottrinali e i primi concili ecumenici. La Chiesa nel medioevo. La conversione dei popoli germanici e slavi. I popoli cristiani dell’Occidente. Carlo Magno e la nascita del Sacro Romano Impero. Il saeculum obscurum. Cluny e la riforma monastica. Gli Ottoni e il sistema ottoniano. La separazione dell'Oriente dalla Chiesa Romana. La riforma gregoriana. Rapporti fra Chiesa e Impero. La rinascita del secolo XII. La nascita delle università. Gli ordini mendicanti: predicatori e minori. Innocenzo III e Federico II.


Forlani 4
5A22 Lingua latina I

Tenendo conto di quanto sopra indicato (cfr. 1. Primo Ciclo), lo studente dovrá seguire uno tra i corsi offerti dal Dipartimento di lingue, al livello corrispondente alle proprie conoscenze verificate mediante una prova scritta e orale.

3
5N15 Patrologia I
La Patrologia studia la vita, le opere ed il pensiero dei Padri della Chiesa, testimoni della Tradizione che contengono gran parte della Rivelazione. Con la domanda su «Come hanno letto la Bibbia i Padri della Chiesa?» il nostro proposito è quello di offrire una breve introduzione ad ogni Padre scelto: la Didachè, Clemente Romano, Ignazio di Antiochia, Ps. Barnaba, Erma, Giustino, Lettera a Diogneto, Atti dei martiri (Perpetua), Ireneo, Tertulliano, Ippolito, Cipriano, Clemente, Origene, Eusebio, Atanasio, Cirillo, I Cappadoci, Diodoro, Teodoro e Giovanni Crisostomo, e uno o diversi testi di ognuno di loro, con una durata di presentazione o lettura per autore equivalente a una lezione. La nostra scelta di testi è stata fatta da una prospettiva esegetica, cioè, tentando di sottolineare gli aspetti biblici dei testi patristici, che sono in realtà la continuazione naturale della Scrittura, alle volte contemporanei ad essa, ma che non sono entrati nel canone poiché non sono ispirati. Si tratta, pertanto, di una scelta tematica, che è uno tra i diversi modi di presentare la materia, come segnala l'Istruzione sullo Studio dei Padri della Chiesa, un avvio, quindi, che faccia venir voglia allo studente di continuare a leggere altrove.
Leal 3
5N12 Storia della Teologia
La tarda patristica. La teologia monastica. La riforma carolingia. Le controversie del sec. IX sull’Eucaristia e sulla predestinazione. I teologi del sec. X: Odone di Cluny, Attone di Vercelli, Abbone di Fleury. La riforma gregoriana. Dialettici e antidialettici. L’eresia di Berengario di Tours. Lanfranco di Bec e Anselmo d’Aosta. La rinascita del secolo XII: i suoi inizi. Metodologia e sistematizzazione. Le scuole di Laon, di San Vittore, di Chartres. Pietro Abelardo. Pietro Lombardo e i suoi discepoli. La teologia nel periodo della grande scolastica. Tommaso d’Aquino e Alberto Magno. Bonaventura da Bagnoregio e Giovanni Duns Scoto. Le scuole domenicana e francescana. Il Trecento: Gugliemo di Ockham; la nascita dell’ecclesiologia: Egidio Romano e Giacomo da Viterbo; la mistica renanofiamminga. Il Quattrocento: la scuola tomista; le controversie conciliariste e l’ecclesiologia; Niccolò Cusano; il nominalismo; Antonino di Firenze. Il Cinquecento: Erasmo da Rotterdam; Tommaso de Vio; la teologia controversista; la Scuola di Salamanca; la “nascita” della teologia morale; Baio; la controversia de auxiliis. Il Seicento: i teologi gesuiti; il giansenismo; i sistemi morali; il quietismo e la polemica dell’amore puro; la nascita delle scienze storiche moderne (Baronio, i bollandisti, i maurini). Il Settecento: la morale liguoriana; la nascita della teologia pastorale; la manualistica per trattati; l’apologetica; la polemica ecclesiologica; il giansenismo settecentesco. L’Ottocento: il tradizionalismo; Hermes e Günther; La Scuola di Tubinga; la Scuola Romana; Scheeben; Rosmini; Newman; il neotomismo. Il Novecento: il modernismo; Le Saulchoir e Fourvière; Teilhard de Chardin; Rahner; Guardini; von Balthasar; la teologia morale; Casel e la riforma liturgica; la teologia della liberazione; l’esegesi biblica.
Pioppi 3

2° Semestre

Codice Nome Docente ECTS
6D32 Teologia fondamentale II
La credibilità della Rivelazione. La dimensione apologetica della teologia fondamentale: sguardo d’insieme. I “motivi” di credibilità e la loro collocazione intrinseca alla Rivelazione. Il ruolo dei praeambula fidei in un programma teologico-fondamentale. Sul rapporto fra credibilità, segno e testimonianza. L’auto-testimonianza di Dio nel Primo Testamento: la credibilità della parola divina fra promessa e compimento. La persona di Gesú di Nazaret, centro della credibilità della Rivelazione cristiana. Le testimonianze storiche su Gesú di Nazaret. La psicologia di Gesú. I segni di Gesú: l’appello a credere, motivato dalle opere e dai miracoli. La verità della resurrezione di Gesú Cristo, fra fede e storia. Le obiezioni al risuscitamento di Gesú di Nazaret . La Chiesa, testimone della carità di Gesú Cristo e della sua resurrezione, nell’economia dei motivi di credibilità della Rivelazione. La trattazione classica delle viae historica, notarum ed empirica: l’evoluzione della loro comprensione in epoca contemporanea. La continuità fra l’evento cristiano e la trasmissione del suo messaggio salvifico nella Chiesa cattolica. La testimonianza, categoria costitutiva e motivo di credibilità della Rivelazione.
La rivelazione cristiana in rapporto con le religioni. La singolarità della Rivelazione giudeo-cristiana e i suoi tratti caratteristici in rapporto alle tradizioni extrabibliche. Unicità e originalità della mediazione del Cristo in un contesto interreligioso. Il documento della CTI, Il cristianesimo e le religioni (1996). I punti di riferimento dottrinali del documento della CDF, Dominus Iesus (2000). Approfondimento filosofico-teologico sulla natura della religione in rapporto all’evento cristiano.
Tanzella-Nitti 3
6E13 Teologia dogmatica: il mistero di Dio Uno e Trino II
Il Mistero di Dio nella Tradizione della Chiesa: da Nicea a Costantinopoli; la teologia trinitaria latina; la fine dell’epoca patristica; la dottrina su Dio nella storia della teologia; il dogma trinitario nel Magistero della Chiesa; le questioni su Dio negli ultimi secoli.
Presentazione sistematica del Mistero di Dio: la natura e gli attributi divini; il mistero della vita intima di Dio; le processioni divine; il Padre, Principio senza principio; la processione del Figlio; la processione dello Spirito Santo; la teologia delle Relazioni divine; la teologia delle Persone divine; nozioni ed appropriazioni; la perichoresis o circumincessio; le Persone divine nella storia della salvezza; l’inabitazione della Trinità nell’anima del giusto.
 
 

Maspero 4
6F13 Teologia dogmatica: la creazione
Introduzione generale: la protologia nel suo rapporto con la cristologia e l’escatologia.
I. Introduzione alla protologia: teologia della creazione e antropologia. 
1. La creazione, fra metafisica e teologia: creazione, fede e ragione; metafisica e storia della salvezza; l’ottimismo creaturale cristiano. 2. L’atto creatore della Trinità nella Rivelazione e nella teologia: creazione e salvezza nell’AT; la creazione in Cristo; lo Spirito creatore; creazione e Trinità nei Simboli della fede, nei Padri e nei Dottori. 3. Le caratteristiche dell’atto creatore in dialogo con la filosofia: la creazione ex nihilo (onnipotenza); la creazione fatta nel Logos (sapienza); la creazione ex amore (libertà e bontà); la gloria di Dio, fine della creazione. 4. L’atto creatore di Dio nel tempo: la conservazione nell’essere e la creazione continua; eternità e tempo, la controversia medievale sulla creazione ab initio temporis; la provvidenza divina. 5. Le creature invisibili: gli angeli nella storia della salvezza; natura e missione degli angeli; gli angeli ribelli, il loro peccato e la loro condanna. 6. Le creature visibili: l’uomo nel mondo materiale; la cura della casa comune e l’ecologia.
II. Introduzione alla hamartiologia: il male e il peccato originale. 1. I dati biblici fondamentali sul peccato dei nostri progenitori: il messaggio di Gn 3 e di Rm 5. 2. Breve storia del dogma del peccato originale: Agostino e la controversia pelagiana; la dottrina di San Tommaso; Lutero e il Concilio di Trento; nuove proposte nella teologia e Magistero contemporaneo.
Riflessioni conclusive su creazione e peccato.
Sanz 4
6G13 Teologia morale fondamentale I
La teologia morale: nozione, metodologia e connessione con le altre discipline teologiche. Rapporto con l’etica filosofica e con le altre scienze umane.
 Specificità della morale cristiana: fondamenti biblici. La vocazione dell’uomo a partecipare alla vita trinitaria in Cristo. Moralità: essenza e fondamento.
 Sapienza e provvidenza di Dio riguardo agli uomini: la legge divina. Le diverse partecipazioni alla legge eterna: ordine naturale e ordine soprannaturale. Rapporto fra legge naturale e legge evangelica. Imitazione di Cristo, legge dello Spirito e comandamenti. La mediazione della Chiesa. Il Magistero, custode e interprete autentico della verità morale. La legge civile e i principi dell’etica politica. La coscienza morale: nozione teologica. Coscienza, legge divina e Magistero: autonomia ed eteronomia. Agire secondo la propria coscienza: principi morali. Responsabilità personale nella formazione della coscienza.
Rodríguez Luño - Bellocq Montano 4
6A42 Introduzione all'ebraico
Obiettivi: 1) Leggere, analizzare e tradurre frasi elementari in ebraico come pure versetti scelti dell’Antico Testamento. 2) Acquisire familiarità con termini ebraici importanti nello studio della teologia.
Contenuti: 1) L’alfabeto e la vocalizzazione masoretica. 2) Traslitterazione. 3) Nozioni essenziali di morfologia nominale e verbale nonché rudimenti di sintassi.
 
 
 
Henríquez 3
6A32 Lingua latina II
Tenendo conto di quanto sopra indicato (cfr. 1. Primo Ciclo), lo studente dovrà seguire uno tra i corsi offerti dal Dipartimento di lingue, al livello corrispondente alle proprie conoscenze verificate mediante una prova scritta e orale.
 
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6N15 Patrologia II
Dopo lo studio dei Padri dei primi secoli e dei Padri presenti ai Concili di Nicea e di Costantinopoli, nel IV secolo si susseguono Padri latini come Ilario di Poitiers, Ambrogio di Milano, Ticonio e altri che trascorrono parte della loro vita nel V secolo come Agostino d'Ippona, Girolamo, Vincenzo di Lerino, Leone Magno, i quali hanno lasciato importanti testi di commento o di riferimento alle Scritture e anche il contributo alle controversie del prprio tempo, così come Cirillo di Alessandria per la pars Orientis. Tra l'Età d’Oro della patristica si arriva alla fine dei Padri della Chiesa con autori come Boezio, Gregorio Magno e Isidoro di Siviglia in lingua latina; il Pseudo Dionigi l’Areopagita, Massimo il Confessore e Giovanni Damasceno in lingua greca.
Mas 3
6B13 Antico Testamento: Pentateuco e libri storici
Le obiettivi della materia sono:
- Conoscenza approfondita dell'insieme dei libri narrativi dell’AT e dei loro contenuti.
- Capacità di una minima contestualizzazione degli scritti dal punto di vista storico, letterario e teologico.
- Familiarità con i passi narrativi dell'AT più rilevanti nella storia della ricezione.
- Acquisizione delle basi metodologiche di trattamento interpretativo della narrativa dell’AT.

In corrispondenza con gli obiettivi della materia, il programma viene dato dalla successione canonica dei libri narrativi, così come la troviamo in un'edizione cattolica della Bibbia (come è ben saputo, la Bibbia ebraica e quella protestante divergono rispetto a questa sezione).
Si inizierà con un'introduzione generale alla narrativa veterotestamentaria, con il duplice scopo di fornire una cornice di senso allo studio della letteratura biblica profetica, e di mettere in evidenza elementi comuni utili allo studio di ognuno dei libri.
Dopo l'introduzione, si passerà allo studio di ogni libro in sequenza. Anche se l'unità dei testi (solitamente – ma non sempre, come vedremo – un libro è un testo) riceverà tutta l'attenzione che merita, cercheremo a lezione di guidare alla preparazione dei punti per l'esame, nei quali alcuni testi vengono divisi e altri accorpati.
Jódar 4

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